FAQ

PIANO STRAORDINARIO “VACCINARE-SÌ”

FAQ aggiornate al 21 luglio 2017

Le risposte alle più frequenti domande finora pervenute sono state predisposte dalla Task Force del piano “VACCINARE-SÌ”   

                (Regione FVG, ASUIUD, AAS 3, con il supporto delle Università di Udine e Trieste)

 

Cosa è successo di preciso?

A seguito delle prime segnalazioni pervenute, nell’ultima settimana di Aprile sono stati effettuati degli esami di controllo sui bambini vaccinati a Codroipo dalla Assistente Sanitaria P.E. nel periodo 2009-2015, ed è risultato che molte delle dosi somministrate potrebbero non essere state somministrate correttamente.    Pertanto si ritiene che l’Assistente Sanitaria P.E. abbia “fatto finta” di eseguire una parte delle vaccinazioni, ma non abbia in realtà iniettato i vaccini.

La task force attivata da Regione FVG, ASUIUD ed AAS 3, con il supporto delle Università di Udine e Trieste, ha pertanto deciso di mettere in pratica un piano straordinario (denominato VACCINARE-SÌ) al fine di dare certezza di completa copertura a tutti i nostri bambini.

Già da martedì 2 maggio sono iniziati gli inviti ed hanno iniziato ad essere offerte le rivaccinazioni alla popolazione alla popolazione pediatrica del Medio Friuli.

Da che anno a che anno ha operato l'assistente sanitaria P.E.?

E' stata assunta il 16 novembre 2009 ed ha lavorato fino al 18 dicembre 2015.

Dove?

Nella ex Azienda 4 Medio Friuli, prevalentemente a Codroipo.

Chi è stato richiamato?  Quanti sono i bambini/ragazzi richiamati ?

Complessivamente, i bambini/ragazzi richiamati nel Medio Friuli sono circa 5.400, a cui vanno aggiunti alcuni altri casi vaccinati da PE in altri Distretti della ex ASS 4 (poche decine per distretto) e gli adulti, per un numero complessivo totale fra 6.000 e 7.000

Per primi, sono stati richiamati i bambini/ragazzi che hanno effettuato l’intero ciclo di vaccinazioni in giorni in cui era effettivamente in servizio P.E.  Successivamente, tutti gli altri, che hanno effettuato solo una parte delle vaccinazioni (per ciascun tipo) nei giorni in cui era in servizio P.E., e quindi hanno effettuato una parte delle loro vaccinazioni in giorni in cui P.E. non era in servizio.

In tutti i casi in cui è previsto, alla prima dose seguiranno i richiami, come di consueto.  L’intero piano straordinario “VACCINARE-SÌ” sarà completato entro l’anno.

Con quale modalità vengono effettuate le chiamate?

Nel corso del mese di maggio abbiamo chiamato al telefono tutti i 5.400 bambini che hanno effettuato vaccinazioni “dubbie” nel periodo in cui era in servizio l’assistente sanitaria PE.    A tutti coloro che hanno risposto alla chiamata è stato fissato un appuntamento con personale esperto per ricevere una consulenza su cosa fare.  

Tuttavia molti genitori non hanno risposto alla chiamata, oppure non è stato possibile rintracciarli.   Pertanto, abbiamo deciso ad inizio giugno di spedire una lettera a tutti quelli che non siamo riusciti a richiamare, riassumendo l’accaduto ed invitandoli a chiamare il Call Center per fissare un appuntamento.    Tutti coloro che riceveranno questa lettera sono inviati a presentarsi al Distretto di Codroipo nella data e nell’ora che fisseranno al Call Center, portando con sé il proprio bambino.    Ciascun genitore riceverà una consulenza personalizzata da parte di un operatore esperto, e potrà decidere se aderire o meno alla proposta di vaccinazione.   Nel caso di adesione, la vaccinazione potrà essere eseguita nella stessa sede.

Quante sono le vaccinazioni “dubbie”?

Le vaccinazioni che sono state eseguite a Codroipo in giorni in cui P.E. era in servizio sono complessivamente:

  • Esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, emofilo B, epatite B):                               7.500
  • MMRV (morbillo, parotite, rosolia, varicella):                                                                                4.000
  • Meningococco (meningococco C):                                                                                             2.000
  • Pneumococco:                                                                                                                                 4.700
  • TBE (encefalite da zecche):                                                                                                               350
  • HPV (papilloma virus):                                                                                                                      1.800

Ovviamente, in realtà, la maggior parte di queste vaccinazioni sono andate a buon fine, perché somministrate da un altro vaccinatore (e non escludiamo affatto che anche una parte delle vaccinazioni effettuate da P.E. sia stata realmente somministrata).  Tuttavia, abbiamo deciso di seguire il principio di massima precauzione, e di ripetere TUTTE le dosi somministrate nei giorni in cui era in servizio P.E.

Infatti, non è possibile sapere se il singolo bambino ha fatto tutte le dosi in maniera adeguata, e quindi se la protezione che ha ricevuto si manterrà per tutta la vita (o per tutto il tempo previsto), come ci aspettiamo.     Poiché fare una vaccinazione in più non comporta alcun rischio per il bambino, nel dubbio è preferibile rifarla.

Ricordiamo che dopo le vaccinazioni (come dopo le malattie naturali) l’organismo produce degli anticorpi specifici, che da quel momento in poi proteggono dalla malattia.   Dopo una sola somministrazione del vaccino, gli anticorpi vengono prodotti dall’organismo ma poi tendono nel tempo a scendere (in modi diversi da vaccino a vaccino, come da malattia a malattia).  E’ proprio per questo che si fanno “i richiami”, con frequenze appositamente studiate perché in questo modo la protezione persiste poi per molti anni o per tutta la vita.     Nei casi in cui non siamo sicuri che tutte le dosi siano state somministrate, è preferibile (ri)somministrare tutte le dosi dubbie: in questo modo siamo sicuri di dare il massimo di protezione ai nostri bambini.  

Ma complessivamente, qual è il livello di copertura vaccinale della popolazione del Medio Friuli, attualmente?

Bisogna tener conto di diversi elementi:

  • le vaccinazioni dubbie sono solo quelle effettuate nei giorni in cui P.E. faceva vaccinazioni, ma nella maggior parte di questi giorni lavoravano anche altri vaccinatori, che effettuavano le vaccinazioni regolarmente
  • i bambini/ragazzi che oggi potrebbero essere del tutto “scoperti” sono solo quelli che hanno fatto tutte le dosi con P.E.   Chi ha fatto dosi anche con altri vaccinatori, attualmente ha una copertura, almeno parziale.   Il problema è che non siamo sicuri che la protezione che questi bambini hanno adesso duri per tutta la vita (o per il tempo previsto per ciascuna vaccinazione)
  • già da fine 2015 P.E. non lavora più a Codroipo, per cui tutti i bambini che hanno fatto altre vaccinazioni nel 2016-2017 hanno una copertura, almeno parziale

Pertanto, considerando tutto ciò, stimiamo che in questo momento il tasso di copertura almeno parziale nella popolazione che ha accettato le vaccinazioni è:

TASSO DI COPERTURA ALMENO PARZIALE NEL DISTRETTO DI CODROIPO

(NELLA POPOLAZIONE CHE HA ACCETTATO LE VACCINAZIONI)

 

bambini
fra 0 e 6 anni

bambini e ragazzi
fra 7 e 17 anni

tutti
(fra 0 e 17 anni)

ESAVALENTE
(difterite, tetano, pertosse, poliomielite, emofilo B, epatite B)

almeno 94%

100%

almeno 98%

MMR(V)
(morbillo, parotite, rosolia, varicella)

almeno 76%

almeno 95%

almeno 88%

NB: LA STIMA NON COMPRENDE I BAMBINI DELLE FAMIGLIE CHE HANNO RIFIUTATO LE VACCINAZIONI ED I BAMBINI CHE NON HANNO POTUTO ESSERE VACCINATI PER PROBLEMI SANITARI.

Questi tassi di copertura relativamente elevati nella popolazione che ha accettato le vaccinazioni spiegano perché non si sono presentati focolai epidemici in questi anni.    Tuttavia, la protezione prodotta da cicli potenzialmente non completi sarebbe soggetta a calare nel tempo, e quindi potrebbe non durare tutta la vita (o per il tempo previsto per ciascuna vaccinazione).   E’ per questo che è stato deciso di adottare il principio di massima precauzione, e di (ri)somministrare tutte le “vaccinazioni dubbie” (come sopra definite).

Fortunatamente, anche se 6 anni sono molti, rispetto alla vita della comunità sono ancora un periodo breve, nel quale la cosiddetta “immunità di gregge” ha funzionato.

Cosa dobbiamo fare adesso?

Non c'è urgenza, non ci sono pericoli immediati. Però le vaccinazioni sono troppo importanti, per cui abbiamo inviato tutti i bambini per i quali non abbiamo certezza di completa copertura.  

Fortunatamente, anche se 6 anni sono molti, rispetto alla vita della comunità sono ancora un periodo breve, nel quale la cosiddetta “immunità di gregge” ha funzionato.

Sono spaventata: mio figlio è protetto?  Cosa devo fare io per mio figlio?

Non c'è urgenza, non ci sono pericoli immediati. Le vaccinazioni sono importanti e quindi l’AAS 3 sta richiamando tutti i singoli bambini per i quali non c’è l’assoluta certezza di una copertura pienamente adeguata e duratura nel tempo.   Tutti i bambini sono stati richiamati singolarmente, grazie ad un piano straordinario che vede già riunite tutte le migliori forze della Regione.     Il nostro personale ha iniziato a fare le prime telefonate già da martedì 2 maggio.   

Io credo che mio figlio abbia fatto alcune vaccinazioni con PE ed altre con un’altra Assistente Sanitaria.  Cosa devo fare?

Si tratta dei casi più frequenti.   In questi bambini, per dare la migliore copertura, riteniamo sia meglio ripetere tutte le vaccinazioni per le quali abbiamo dei dubbi.   Stiamo pertanto richiamando tutti i casi che sono stati vaccinati nelle sedute in cui era in servizio P.E.   

Ma io non mi ricordo se è stato vaccinato da lei o da qualcun altro.  E se gli rifaccio una vaccinazione che ha già fatto? 

Non c’è alcun problema.  Rifare una vaccinazione che è già stata fatta non crea alcun problema di salute, per cui nel dubbio è preferibile rivaccinare, in modo da essere sicuri di dare una protezione completa e duratura al proprio bambino.

Nella mia tessera vaccinazioni c’è una firma diversa da quella di P.E.: non basta questo per essere sicuri che mio figlio è stato vaccinato?

La firma sulla tessera vaccinazioni non attesta quale operatore abbia personalmente effettuato la vaccinazione, e quindi non può essere utilizzata a questo fine.

Ritengo che mio figlio sia stato vaccinato dalla Assistente Sanitaria Petrillo ma non sono ancora stato contattato:

L'operatrice indagata ha effettuato delle vaccinazioni far novembre 2009 e dicembre 2015 a Codroipo; solo occasionalmente ha effettuato qualche vaccinazione presso il Centro di San Daniele (da settembre 2013 a ottobre 2015) o in altri Distretto di Udine. 

Si tratta di singole dosi di vaccino all'interno del calendario delle vaccinazioni raccomandate per i bambini e non di interi cicli vaccinali come accaduto a Codroipo.

Le famiglie di questi bambini sono già state contattate telefonicamente o per lettera, Se qualcuno ritiene di essere stato vaccinato dalla Assistente Sanitaria Emanuela Petrillo e di non essere stato contattato, può rivolgersi al proprio Distretto di residenza portando con sé la tessera sanitaria per avere i chiarimenti necessari.

Non converrebbe fare degli esami di laboratorio, prima di rivaccinare tutti?

Gli esami di laboratorio fatti dall’Azienda rispondevano alla necessità, per il sistema sanitario, di verificare se gli stessi problemi evidenziati nell’ULSS “Marca Trevigiana” potevano essersi presentati anche nel Medio Friuli.  Si è verificato che è così, e quindi si sono intraprese tutte le azioni necessarie per risolvere il problema sanitario e per tenere pienamente informata la popolazione.   Successivamente, son o stati effettuati esami concordati con la Magistratura a fini di giustizia.    Non servono altri esami, perché nella stragrande maggioranza dei casi gli esami non potrebbero dirci se la protezione almeno parziale, che i bambini adesso hanno, durerà per tutta la vita (o per il tempo previsto per ciascuna vaccinazione).

Si possono fare gli accertamenti per tutti i tipi di vaccini?

No, per alcuni vaccini non esiste un test affidabile circa i livelli di protezione, per cui l'efficacia del vaccino è valutata attraverso le evidenze cliniche.   Nel caso specifico, comunque, i test traccianti ci hanno detto che non possiamo essere sicuri che la signora P.E. abbia fatto davvero le tutte vaccinazioni; per questo, nel dubbio è preferibile rifarle.

Quali sono i risultati dei “prelievi a fini di giustizia”?

Dopo i prelievi iniziali per le verifiche aziendali, la Magistratura ha deciso di raccogliere ulteriori campioni su 200 bambini, che sono stati eseguiti con tutte le formalità necessarie per poterli utilizzare come prova a valore legale.  

I risultati hanno confermato i dati forniti a fine aprile dall’AAS3: circa l’80% dei bambini vaccinati da P.E. sono risultati scoperti, mentre la copertura vaccinale ottenuta dagli altri vaccinatori (nello stesso periodo, nello stesso luogo, con gli stessi lotti di vaccino) corrisponde a quella di letteratura.

A me non interessa nulla, io voglio comunque fare il prelievo

Per i motivi che abbiamo spiegato sopra, i prelievi che potevano dire qualcosa sono già stati fatti.   Non possiamo avere certezza che P.E. abbia fatto davvero tutte vaccinazioni, e quindi, per il principio di massima precauzione, i migliori esperti della Regione hanno deciso che è meglio rivaccinare tutti.    

Fare i prelievi ad altri bambini non servirebbe a nulla, sarebbero manovre invasive che non aumenterebbero la sicurezza di chi le subisce.   

Se ciò nonostante lei vuole fare un prelievo – pur inutile – a suo figlio, non possiamo impedirglielo.   Il Pediatra potrà prescriverà gli esami.

Mio figlio di 4 anni ha avuto di recente la varicella ed era stato vaccinato. E’ colpa di P.E.?

Sappiamo bene che anche quando le vaccinazioni sono regolari qualche caso di malattia può capitare.

E’ importantissimo che tutti vengano vaccinati anche per questo, proprio perché così i pochi bambini che non possono vaccinarsi e i pochi bambini che non rispondono al vaccino sono comunque protetti dal contagio (è l’effetto “immunità di gregge”).

Ma perché avete fatto gli esami solo a 200 bambini, invece che a tutti?

La campagna di prelievi predisposta dalle Aziende Sanitarie con il supporto delle Università di Udine e di Trieste è stata finalizzata a verificare se P.E. aveva compiuto il suo dovere.

Poiché il prelievo ai bambini, specie quelli più piccoli, è una manovra invasiva che è bene adottare solo in caso di necessità, è stato scelto di fare il prelievo esattamente a tutti i bambini ai quali serve, per rappresentare con precisione la realtà dei vaccinati dalla Assistente Sanitaria P.E., evitando di esporre tutti i soggetti ad un disagio inutile.

Di seguito formiamo qualche spiegazione più approfondita.  

Dopo le vaccinazioni (come dopo le malattie naturali) l’organismo produce degli anticorpi specifici, che da quel momento in poi proteggono dalla malattia.   Dopo una sola somministrazione del vaccino, gli anticorpi vengono prodotti dall’organismo ma poi tendono nel tempo a scendere (in modi diversi da vaccino a vaccino, come da malattia a malattia).  E’ proprio per questo che si fanno “i richiami”, con frequenze appositamente studiate perché in questo modo la protezione persiste poi per molti anni o – per alcune malattie – per tutta la vita.     Gli esami ci dicono se il bambino ha ricevuto almeno una dose di vaccino, ma non ci possono dire se ha ricevuto abbastanza dosi da far durare la protezione per tutto il tempo previsto o per tutta la vita.    Per questo, fare gli esami a tutti i bambini che hanno avuto anche una o più vaccinazioni da P.E. non servirebbe a nulla.   

Ma iniziare il ciclo vaccinale a 3-4 anni anziché a 2 mesi darà la stessa protezione?

Certamente! La risposta immunitaria del bambino è eccellente e una volta completato il ciclo di vaccinazioni necessarie la protezione è assicurata per lungo tempo fino alla data di eventuali successivi richiami. Questi saranno necessari solo per alcune tipologie di vaccini (es. difterite, tetano, pertosse).

E’ importante sottolineare che il ritardo dell’esecuzione del vaccino rappresenta un fattore di rischio nel periodo di non copertura, ma non diminuisce per nulla la successiva efficacia della vaccinazione.

Come possiamo restare aggiornati?

Abbiamo attivato diversi canali di informazione:

  1. sul sito internet della AAS 3 ( www.aas3.sanita.fvg.it ) è stato attivato un mini-sito dedicato, in cui sono pubblicate tutte le informazioni e c’è una “sezione FAQ” con le più frequenti domande e risposte
  2. è attiva una casella e mail dedicata a cui si possono inviare le proprie domande:  vaccinaresi@aas3.sanita.fvg.it
  3. chi vuole, si può anche iscrivere al servizio whatsaas3  (le istruzioni sono sul sito internet della AAS 3), e ricevere così sul proprio telefonino gli aggiornamenti
  4. Fin dal primo giorno abbiamo regolarmente prodotto comunicati stampa aggiornati, e ci impegniamo a continuare così

Tutte queste informazioni vengono anche diffuse sulla stampa locale, comunicate ai Sindaci, ai Pediatri e ai Medici di Famiglia.

Con i Sindaci del Distretto 4 sono state effettuate diverse riunioni, ed assieme a loro è stata messa a punto una lettera, a disposizione delle Amministrazioni Comunali per la diffusione alla popolazione nella prima settimana di maggio.   La stessa lettera è presente sul sito dell’Azienda.

Come è cambiata la percezione delle famiglie?

Durante le sedute vaccinali tenutesi a Codroipo all’interno del piano straordinario in oggetto, è stata effettuata una raccolta dati: 2557 questionari compilati dagli operatori sanitari presenti alle sedute, che hanno registrato le decisioni dei genitori sulla vaccinazione dei loro figli, e 303 questionari compilati dai genitori in sala di attesa, per capire cosa ne pensano i genitori direttamente coinvolti

, tramite i quali sono state indagate le fonti utilizzate e le loro opinioni sul tema dei vaccini.

Dai questionari, cosa risulta?

Le risposte raccolte hanno evidenziato che le fonti utilizzate più frequentemente per avere informazioni riguardanti il piano straordinario Vaccinare-sì sono state:

  • stampa (18.8%),
  • medico (16.0%),
  • familiari/amici (12,1%)
  • televisione (11,4%).

Riguardo l’affidabilità delle fonti, invece, i genitori hanno indicato:

  • medico (38.3%),
  • sito AAS 3 (15.7%),
  • mail dedicata dalla AAS 3 “vaccinaresi@aas3.sanita.fvg.it” (11.9%),
  • numero verde (10.5%).

 

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Dai questionari risulta che, dopo quello che è successo, la gente si fida ancora dei vaccini e delle istituzioni sanitarie?

In ogni caso, è importante osservare che oltre l’88% dei genitori continua a ritenere che i vaccini sono una pratica utile/fondamentale, mentre solo il 2,7% ritiene che siano superati/pericolosi (e tale percentuale è aumentata solo dell’1,4%) 

Dall’analisi effettuata confrontando le fonti di informazioni considerate affidabili dai genitori prima e dopo l’evento e il piano straordinario, sono emerse delle differenze statisticamente significative rispetto a:

  • fonti istituzionali (siti internet AAS 3 e di altre istituzioni ufficiali, numero verde, mail dedicata dell’AAS 3, servizio whatsapp “whatsaas3”): sono state considerate più affidabili in seguito all’implementazione del piano “Vaccinare-sì”, passando dal 2.4% al 45.6%;      in particolare, queste fonti, che hanno offerto dati tempestivi, scritti ed hanno utilizzato mezzi di comunicazione moderni, nel momento della crisi hanno sostituito le informazioni che precedentemente venivano ricercate nel colloquio diretto col personale sanitario (passato dal 18.4% all’1.4%).
  • mass media (stampa, tv, radio): sono passate dal 3.1% al 6.5% 

 

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Cosa si sta facendo per risolvere il problema?

L’AAS 3, insieme all’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine e alla Regione, ha attivato una task force con i migliori esperti (inclusi Università di Udine e Trieste) per valutare la situazione e prendere i provvedimenti utili.

Per prima cosa è stato fatto un numero adeguato di prelievi del sangue, da cui è risultato che non possiamo essere certi della corretta esecuzione di tutte vaccinazioni fatte da P.E.; per questo, tutti i singoli bambini che potrebbero essere stati vaccinati da PE verranno richiamati attivamente dal nostro personale, per fare le vaccinazioni mancanti.

Man mano che la task force dispone di nuove notizie, queste vengono rese pubbliche attraverso tutti i canali a disposizione.   Infatti, la prima importante decisione che è stata condivisa è quella di garantire la massima trasparenza e informazione.   Per questo nella task force sono presenti in prima persona anche rappresentanti dei Sindaci. Fin dalla prima riunione queste presenze sono state importanti per tenere ben saldo al centro l’esclusivo interesse delle famiglie e delle persone.    I Sindaci del Medio Friuli, ci hanno chiesto poi di predisporre una lettera da inviare a tutte le famiglie.

In più, abbiamo chiesto anche la presenza al tavolo di rappresentanti dei cittadini, quali Cittadinanzattiva.

Anche i Pediatri di Libera Scelta ed i Medici di Medicina Generale sono coinvolti e informati, e sono disponibili a spiegare alle famiglie la situazione e cosa è utile fare. 

Fin dal primo giorno abbiamo regolarmente prodotto comunicati stampa aggiornati, e ci impegniamo a continuare così.

Le vaccinazioni sono un tema importante, e i cittadini hanno diritto di sapere, di essere informati e di scegliere con la propria testa.  

Vaccinazioni: come contattarci

"Chi chiamo? Dove vado? Cosa devo fare?" Di seguito tutte le informazioni.

 Campagna straordinaria VaccinareSì

Per fissare un appuntamento si può:

  • chiamare al CUP (0434 223522)
  • scrivere alla mail dedicata vaccinaresi@aas3.sanita.fvg.it 
  • recarsi di persona alla segreteria amministrativa di Codroipo, situata nel complesso degli ambulatori di VaccinareSì

Per i casi VaccinareSì di San Daniele: oltre alle modalità sopra, si può anche chiamare il numero 0432 909180 per avere un appuntamento a San Daniele.

N.B. Gli appuntamenti fissati sono per le vaccinazioni: è quindi necessario presentarsi con il bambino. Durante questi appuntamenti è possibile anche avere un colloquio con un medico, per chiarire dubbi ed avere informazioni. 

 

Per avere un colloquio con un medico

I genitori che rientrano nel piano straordinario VaccinareSì e che vogliono solo informazioni possono accedere liberamente al centro vaccinale di Codroipo negli orari di apertura e aspettare un colloquio con il medico presente. Gli orari sono:

 

dal lunedì al venerdì

09:12:00 e 14:00 - 17:00

 

Vaccinazioni di routine

Per prenotare una vaccinazione di routine è necessario chiamare il numero 0432 909180. Gli orari sono:

 

lunedì

09:00 - 12:00 e 13:30 - 16:00

mercoledì e giovedì

09:00 - 12:00 e 13:30 - 15:00

venerdì

09:30 - 12:30

 

 

 

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ultima modifica: 28 luglio 2017 Commenti / Suggerimenti