Gioco d'Azzardo

Cos’è il gioco d’azzardo?

Con gioco d’azzardo ci si riferisce a tutti i quei giochi in cui:

1) E’ prevista una posta in denaro (o in altri oggetti di valore)

2) La vincita è legata del tutto o prevalentemente al caso e non all’abilità del giocatore

Quindi si va dalle lotterie, alla roulette, alle corse dei cavalli, al gioco dei dadi, alle scommesse, ai “gratta e vinci”, al lotto e superenalotto, fino alle oggi diffusissime  “slot-machine”

Quando nasce il gioco d’azzardo?

Giocare d’azzardo è un’abitudine umana molto antica (sicuramente iniziata più di 5000 anni fa).

Il più antico gioco d’azzardo è probabilmente il gioco dei dati (si giocava in Egitto già nel 3000 aventi Cristo).

Il nome “azzardo” deriva proprio dai dadi (“il dado” in arabo si dice “az-zahr”).

 

 

Perché oggi è diventato un problema così grande?

I nuovi giochi, come le slot-machine e i giochi “on line”, causano molto più facilmente dipendenza. Il semplice “gioco d’azzardo” può quindi diventare una malattia (“gioco d’azzardo patologico”)

Infatti, come per tutte le droghe, maggiori sono rapidità d’azione e ripetitività più facilmente nel cervello scatta la dipendenza. Le slot-machine (le cosiddette “macchinette”) permettono giocate rapidissime e ripetute centinaia o migliaia di volte in poche ore e quindi il rischio è molto alto.

Anche giochi una volta poco pericolosi, come il lotto, sono cambiati per spingere la gente a giocare sempre di più. Il 10 e lotto ad esempio oggi prevede 200 estrazioni al giorno, una ogni 5 minuti!

Assai rischiosa è oggi anche la possibilità di giocare d’azzardo on-line (su computer, tablet o telefonino).

Inoltre a differenza dal passato, quando si poteva giocare solo al casinò, con le nuove leggi oggi chiunque, anche se non vuole, può trovare slot-machine e altri giochi a pochi metri da casa (la maggior parte delle persone con problemi di gioco d’azzardo ha iniziato al bar, magari le prime volte giocando gli spiccioli di resto, e non in una sala giochi) 

Quanto si gioca in Italia?

Le cifre sono in continua crescita. Dal 1990 sono cresciute addirittura di 100 volte, da 0,7 miliardi a più di 70 miliardi. In media quindi oggi ogni italiano gioca ben più di 1000 euro all’anno.

 

Chi diventa dipendente?

Quasi tutti gli italiani hanno, almeno qualche volta, giocato d’azzardo. Solo nel 20% dei casi però il gioco diventa un problema (15% di “Giocatori problematici” più 5% di veri e propri “Giocatori patologici”).

Sono più a rischio i maschi (ma la percentuale di donne è in continua crescita) e chi presenta altri problemi di dipendenza, come ad esempio chi ha problemi di alcolismo.

Tutte le età possono essere coinvolte, dall’adolescenza  (dove il gioco d’azzardo è uno dei tanti comportamenti giovanili di ricerca di “emozioni forti”) fino alla vecchiaia (dove, specie per chi è rimasto solo, giocare è uno dei modi per “accendere” una vita troppo vuota e spenta). 

Come se ne esce?

Innanzitutto bisogna uscire dall’illusione di poter prima o poi recuperare le perdite, capire che i problemi nati con il gioco si risolvono solo abbandonandolo del tutto, accettare che (come per tutte le dipendenze) uscirne da soli non è facile, e, quindi, chiedere aiuto.

L’offerta di trattamento comprende:

  • Colloqui iniziali di valutazione
  • Supporto psicologico individuale e familiare
  • Supporto psichiatrico ove necessario
  • Psicoterapia di gruppo rivolta ai giocatori e ai loro familiari.
  • Supporto sociale per i problemi economici
  • Sostegno nella gestione del denaro (“tutoraggio economico”), quando la disponibilità comporta un rischio eccessivo di ricaduta

Contatti utili 

Se pensate che voi, o un vostro caro, abbiate bisogno di aiuto o di un consiglio, per un colloquio di valutazione (gratuito, riservato e senza necessità di impegnativa) potete contattare il Dipartimento delle Dipendenze dell’AAS 3 “Alto Friuli – Collinare – Medio Friuli”:

  • a Tolmezzo, via Papa Giovanni XXIII, riferimento ass.sociale Danila Canta, tel. 0433 – 488385. Nella stessa sede si svolgono gli incontri terapeutici di gruppo
  • a Gemona del Friuli, Via Battiferro 15, riferimento dr. Gianni Canzian, tel. 0432 – 982312
  • a San Daniele del Friuli, Viale Trento Trieste 33 (presso il reparto di alcologia), riferimento ass. sociale Noemi Sfiligoi, tel 0432--949345
  • a Codroipo, viale Duodo 82, riferimenti dr.ssa Katia Bolelli e dr.ssa Paola Gosparini, tel 0432 – 909147

Il colloquio è gratuito e riservato; non necessita impegnativa.

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ultima modifica: 29 ottobre 2018 Commenti / Suggerimenti