Violenza sulle Donne
PAROLE D'ORDINE: consapevolezza! - rompere il silenzio!
Secondo la WHO (1997), la violenza contro le donne rappresenta un problema di salute enorme… difficilmente quantizzabile.
Quanto è frequente la violenza domestica?
- Una donna su 5 della popolazione mondiale, nel corso della sua vita diventerà vittima di uno stupro o di un tentativo di violenza sessuale.....
- ISTAT 2008: 14,3% (7.000.000) delle donne tra 16 e 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita da parte del partner o ex partner
- Ogni 7 minuti in Italia un uomo stupra o tenta di stuprare una donna.
- In Italia ogni 3 giorni viene uccisa una donna
Secondo l’AMA (Associazione dei Medici Americani):
Nei pronto Soccorso/Med. Urgenza le donne con problemi di violenza domestica sono:
- 25% delle donne refertate in PS
- 33% delle donne che presentano traumi fisici
Nei reparti ostetrici le donne con problemi di violenza domestica sono:
- 20% delle donne in gravidanza
Nei reparti di pediatria le donne con problemi di violenza domenstica sono:
- 50% delle madri di bambini abusati
Nei reparti o ambulatori internistici:
- 25% delle donne hanno subito almeno un evento di violenza durante la loro vita
- 16% delle donne hanno subito una violenza nell’ultimo anno della loro vita
Secondo l’OMS la violenza contro le donne può presentarsi come:
LA PRESA IN CARICO INTEGRATA
Per far fronte alle difficoltà e fragilità della vittima i Servizi socio-sanitari, e tutti i potenziali attori Istituzionali lavorano in forma integrata.
(cliccare sull'immagine a fianco per visualizzare lo schema)
ESEMPIO di Percorsi di presa in carico integrata
- Donna che si rivolge al medico di famiglia segnalando evidenti segni di violenze a suo danno, agite dal compagno, a cui ha assistito la figlia minore
- Medico coinvolge i locali Servizi Sociali ed invia la donna presso il Pronto Soccorso per gli accertamenti (la vittima viene accompagnata in PS dall’Assistente sociale)
- Pronto soccorso allerta e coinvolge le Forze dell’Ordine
- l’Assistente sociale condivide con la donna l’opportunità di un collocamento suo e della figlia minore in una struttura protetta inserimento in struttura protetta madre/bambina
- Attivazione delle Autorità Giudiziarie competente (Procura Minorile e Ordinaria)
- Avvio percorso con servizi e coppia (Consultorio familiare, Servizi Specialistici, Servizio Sociale)
Rappresenta un importante rischio evolutivo e di scompenso nello sviluppo psicoaffettivo e sociale per i bambini; è un potenziale danno che coinvolge tutte le aree di funzionamento della persona: psicologica, relazionale, emotiva, cognitiva, sociale, fisica, comportamentale.
Se la violenza di cui il bambino fa esperienza avviene all’interno della relazione primaria affettiva, questa diventa rappresentativa di essa e di ogni altra relazione. I bambini imparano che la violenza è un comportamento lecito nei legami affettivi e quindi in tutte le relazioni.
Prevenzione primaria:
- nel contesto sociale, in particolare nelle scuole
Prevenzione secondaria:
- rilevazione precoce della violenza, interventi rapidi per interrompere la violenza e proteggere tutte le vittime
Prevenzione terziaria:
- aiutare ad affrontare la violenza subita e a superare il danno da questa provocato
FONTE: (Casa delle donne per non subire violenza - Violenza assistita, violenza vissuta. La violenza domestica assistita dai bambini – 2005)
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